CATANIA – Si è svolta di fronte ad una nutrita platea di amici e professionisti catanesi la presentazione del libro del maestro Vincenzo Russo, “Le mani tra i capelli e un taglio di capelli scolpito a rasoio per la vittoria mondiale”. L’evento – tenutosi lunedì 29 ottobre ’18 nel salone Platania della Camera di Commercio di Catania – è stato promosso dall’associazione catanese “La Casa degli Acconciatori” di Catania con il patrocinio della Camera di Commercio Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia Orientale e di Mod’Anam, Accademia Nazionale Acconciatori Moda Catania.
Ad introdurre l’autore è stato Salvo Ruffino, presidente dell’associazione catanese La Casa degli Acconciatori. “Abbiamo accolto con entusiasmo questa iniziativa – ha spiegato Ruffino – perché Russo con il suo libro racconta le vicende di tanti emigrati italiani che, come lui, partono dal Sud per andare a trovare fortuna in qualche parte del mondo. Qualcuno ce l’ha fatta come lui, che è diventato un professionista affermato nella città milanese, altri hanno magari invece avuto un riscontro diverso. Ma la storia raccontata dal maestro è quella di ognuno di noi. L’associazione ha intrapreso questo percorso culturale che vorrà sicuramente proseguire attraverso anche altre iniziative di pari interesse sociale e culturale”.
La presentazione è stata utile, inoltre, per far fare in breve il punto sullo stato attuale della categoria degli acconciatori e sul tessuto sociale-imprenditoriale siciliano. “Essere rappresentati – ha dichiarato Pietro Agen presidente delle Camere di Commercio di Catania, Ragusa e Siracusa della Sicilia orientale – da vicende dal respiro nazionale e internazionale è un modo per superare e affrontare le piccolezze che viviamo sul territorio. La storia di Russo rappresenta un punto di partenza per tutta la categoria. La nostra Super Camera ha oggiin tutto 118 dipendenti, quando prima ce n’erano il doppio per ciascuna Camera. Non potendo assumere oggi, ci ritroveremo domani a non sapere come fare. Il nostro obiettivo è sciogliere questi nodi”.
“Volete è potere. Tutti possono arrivare dove vogliono – ha detto l’autore – Certo, c’è chi più è fortunato e chi lo è meno. Ma diventare esperti di una arte o di una professione dipende solo da noi. Nel libro racconto la storia della mia vita. E sono molto contento di come siano andate le cose. Ho avuto una bellissima famiglia. Sognavo di fare l’acconciatore. Fare il parrucchiere è un’arte. E ho avuto la fortuna di lavorare per dei grandi personaggi. Di questo lavoro amo il contatto umano. Questo è un momento triste per la mia categoria. Intanto perché i giovani non lo vogliono più fare il mestiere dell’acconciatore, ma poi perché c’è molta concorrenza sleale. Nel libro ripercorro tanti momenti della mia vita: è un tuffo nel passato fra aneddoti ed emozioni vissute”.
Fra i presenti alla presentazione anche il giornalista e politico catanese Salvo Fleres: “Il libro di Russo non parla esclusivamente della sua vita. Non è un’autobiografia, non è neanche la storia di una categoria. È di più. Contiene un messaggio rivolto ai giovani e ci insegna che con la volontà, l’impegno, la passione, con la professionalità e anche con un pizzico di fortuna, si può riuscire a superare le difficoltà della vita. Il libro di Russo credo che meriti di essere raccontato nelle scuole oggi più che mai, anche perché proprio oggi occorre dare le opportunità ai giovani senza lasciare che si rassegnino ad inseguire soluzioni moralmente non corrette. Il libro di Russo lo dice chiaramente: se tutti noi ci fermassimo in attesa che qualcuno ci risolva i problemi il mondo sarebbe fermo. Bisogna lavorare”. Fra gli intervenuti anche il professor Tino Vittorio, docente di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Catania che ha relazionato sulla Tricostoriografia: I capelli e la Storia.
Il volume “Le mani tra i capelli e un taglio di capelli scolpito a rasoio per la vittoria mondiale” ripercorre la storia umana e professionale del maestro acconciatore Vincenzo Russo. La storia di un giovane talento che negli anni 50’ decise di lasciare Cerignola per tentare la sua fortuna a Milano. Al suo arrivo nella grande città si ritrovò ad affrontare durissime esperienze, che non lo fecero però abbattere. Non smise mai d’inseguire i suoi obiettivi e i suoi sogni che alla fine ha realizzato ottenendo anche strepitosi riconoscimenti professionali, segni anche delle sue qualità umane. Ma l’autore insiste sempre nel ribadire come siano in realtà gli affetti il trofeo di cui va più fiero. Una storia con un lieto fine che il maestro pugliese, oggi ottantenne, ha voluto donare ai suoi estimatori, amici e professionisti del settore.